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Intervista a Maria Teresa Ferrari

di ONEBra
Creato il 18 Ottobre 2023, Ultima modifica: 18 Ottobre 2023
Tempo lettura: 3:25

La cura sono io ONEBra

Questa settimana nella rubrica “Da donna a donna” parliamo della storia di Maria Teresa Ferrari, ideatrice dello sportello oncologico online La cura sono io, scrittrice, autrice e ideatrice culturale.

Conosciamo Maria Teresa e la sua storia

<<Il cancro ti sconvolge la vita, è una vera e propria rivoluzione>>

All’età di 50 anni, Maria Teresa Ferrari ha scoperto di avere un tumore al seno. Si è affidata all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e lì ha trovato tutte le attenzioni di cui aveva bisogno.
Un’equipe medica che ha saputo creare un’atmosfera positiva e di supporto, che ha accompagnato - e continua ad accompagnare - Maria Teresa lungo tutto il suo percorso di cura.

<<Allo IEO, ho incontrato il mio primo angelo custode, Elena. Elena è un’estetista oncologica che mi ha fatto capire come sarebbe cambiato il mio corpo durante le terapie tutto il percorso di cura, intuendo da subito ha fatto capire che avrei dovuto volermi bene fin da subito, anche ‘attrezzandomi’>>.

<<L’amore per la parola mi ha indotto a scrivere fin da giovanissima per quotidiani e riviste, ma anche racconti, presentazioni, versi. Ho sempre amato comunicare. Non solo con la penna. E pertanto, come libera professionista, opero anche nel campo delle relazioni pubbliche e della comunicazione>>.

Il suo atteggiamento positivo, l’attenzione verso gli altri e alle problematiche femminili sono sempre stati parte di lei, anche dopo la diagnosi.

<<I suoi hastag o motti, una volta entrata in ospedale, sono stati “la cura sono io” e “contro il cancro sorrido alla vita">>.

 

Il progetto la Cura Sono Io

<<La Cura sono Io è nata nel 2017 per “progettare bellezza, nonostante”, ma anche per diventare una compagna di viaggio di tante donne con tumore al seno, che stanno attraversando un momento buio della vita, carico di sofferenza, paure, incertezze.

È per questo che abbiamo deciso di donare all’altro le conoscenze acquisite durante la malattia, di condividere quei servizi che sono stati fondamentali per noi, ma che non sempre ci vengono segnalati nei luoghi di cura. E di stimolare tutti alla creatività che cura e rigenera.

Abbiamo pensato in grande, con un po’ di follia e audacia, progettando uno sportello oncologico online, che fornisse quei servizi di cui si ha bisogno quando, diagnosticato il cancro, iniziamo il nostro percorso di cura. Volevamo dare una risposta concreta. Il lavoro è stato tantissimo e siamo solo all’inizio. 

Ora, più che mai, abbiamo bisogno di voi, perché la cura siamo noi. Insieme.>>

 

La rivoluzione dolce

Maria Teresa ha affrontato la malattia a suo modo, in un modo che i giornali hanno definito col nome di  “rivoluzione dolce”.

<<Ho iniziato a tenere un diario su facebook, in cui scrivevo tutto quello che stavo attraversando dopo l’intervento, con un linguaggio diverso, pieno di colore e creatività, che ha dato vita al libro-manifesto, scritto da me e illustrato da Valentina D’Andrea, “La Cura Sono Io. Per vivere ho bisogno di me” (Minerva)>>

<<Ho iniziato ad utilizzare e a vendere dei copricapi particolari e colorati, luminosi, creati da sarte e stiliste (trovate a questo link il negozio online).

Ho dato ascolto alla mia passione per l’arte, che mi ha permesso di realizzare in varie città italiane “Il cuore in testa”: un format che prevedeva una mostra di ritratti fotografici che ha coinvolto donne sane e malate di cancro che, dopo essere state truccate, sceglievano il “cappello ad arte” da indossare. Il progetto ha lasciato spazio a momenti culturali, d’informazione e sensibilizzazione.

Ho sempre cercato di ‘tenermi su’ con un pò di trucco e un filo di rossetto anche quando facevo le chemioterapie.

Ho anche partecipato ad eventi importanti di divulgazione come TEDx Verona >>

Le passioni e gli interessi di Maria Teresa le hanno permesso di progettare la sua “bellezza, nonostante” e di vivere facendo affidamento su se stessa e sui propri bisogni, con impatto positivo anche sul prossimo.

 

La nuova App: La Cura sono Io

<<Da quando è nato lo sportello oncologico abbiamo raccolto molte richieste, legate soprattutto al progetto “Taglia e dona”, che riguarda la donazione di capelli e parrucche, e all’estetica oncologica. Oggi sono quindicimila le persone che hanno visitato lo sportello che dà informazioni preziose, anche sui servizi ospedalieri.

Grazie alle numerose richieste di aiuto ricevute, abbiamo pensato di realizzare un’app, facilmente fruibile e accessibile a tutte le donne con tumore al seno, al fine di poterle aiutare in modo efficiente. 

Le difficoltà sono state tante: promesse mai mantenute, falsi sorrisi e false speranze.

Atteggiamenti che mi hanno fatto male, ma avevo una sfida da portare a termine e la tenacia che mi contraddistingue, insieme all’aiuto di persone che hanno creduto in noi, mi ha permesso di continuare.

L’App sarà fruibile sui propri dispositivi cellulari all’inizio del 2024, agevolerà malati e medici, garantirà al paziente una migliore qualità della vita, ma non solo, sarà un mezzo per nuovi progetti di ricerca.>>

 

 

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