OneBra
OneBra

Capelli e chemioterapia, in che modo una parrucchiera può supportare le pazienti oncologiche?

di ONEBra
Creato il 10 Aprile 2024, Ultima modifica: 10 Aprile 2024
Tempo lettura: 3:40

capelli_chemioterapia

Per la “Rubrica dell’esperto” di questo mese, ONEBra si è rivolta a Giuseppina Croda: parrucchiera per vocazione ed imprenditrice. Giuseppina ci parla della sua attività nel negozio di Belluno, con particolare attenzione per le pazienti oncologiche. 

 

Giuseppina nasce a Bolzano, da genitori in parte Trentini ed in parte Bellunesi ed in giovane età si trasferisce con la famiglia a Belluno dove intraprende il suo percorso di crescita professionale.


<<Giuseppina, potresti raccontarci come è nata la tua passione per i capelli?>>

Inizio ad occuparmi di capelli e di acconciature fin da quando sono bambina: la mia bambola Aurora è stata infatti la prima a ricevere le mie cure e su cui ho potuto sperimentare i miei tagli e le mie acconciature. Successivamente, ho intrapreso il percorso formativo di parrucchiera frequentando l’Istituto Fontana di Belluno (oggi Istituto Leonardo da Vinci) al termine del quale entro sono entrata nel mondo del lavoro iniziando appunto il mio percorso professionale in un negozio di parrucchieri. Dopo dieci anni, tramite un mio cliente, vengo a conoscenza che di lì a poco avrebbero aperto un negozio di prodotti per capelli. Mi viene richiesto di gestirlo e decido di accettare questa nuova sfida. Trascorsi alcuni anni, in cui mi cimento nel ruolo di responsabile di questo negozio, decido di aprire un mio spazio per la vendita di prodotti per capelli. Oggi la mia attività compie 12 anni.


L’attività di Giuseppina

La mia attività si declina in due rami diversi:

  • Consulenza per prodotti per capelli ed accessori;
  • Parrucche per pazienti oncologiche.

Un anno e mezzo fa ho infatti frequentato un master di coaching oncologico (con il metodo di Mara Mussoni), prima Cancer Coach certificata in Italia ed in Europa per dare un supporto alle clienti quando vengono in negozio ed un ulteriore corso di specializzazione con CPN – Cancer Pharmacy Network: rete di professionisti e farmacie specializzate.


<<Come ti sei avvicinata alla vendita di parrucche per pazienti oncologiche?>>

Ho innanzitutto notato come a Belluno e nel suo territorio provinciale mancasse un punto di vendita e consulenza per tutti coloro che stessero affrontando chemioterapia e la perdita dei capelli. I primi negozi si trovavano infatti a Treviso o a Venezia. Questo comportava difficoltà a livello logistico per le pazienti oncologiche. Da qui la mia decisione di inserire questo tipo di articoli nel mio negozio.
Allo stesso tempo ci tenevo particolarmente a poter contribuire nel far tornare le pazienti oncologiche a sentirsi di nuovo bene con se stesse, ritrovandosi nella propria immagine riflessa allo specchio e sentendosi quindi nuovamente belle fino al felice momento della ricrescita dei capelli dopo la chemioterapia.


<<La tua consulenza si riferisce solo alle parrucche o anche ad altri accessori come i turbanti da chemioterapia?>>

Come dicevo prima, la parte consulenziale considera sia le parrucche che gli accessori. Nel caso di pazienti oncologiche, quindi, dei turbanti. Nel mio negozio ho prodotti di diverse case madri.
Partendo quindi dal gusto personale della cliente, il mio compito sarà di indirizzarla verso un articolo più estroso/ elaborato o verso qualcosa di più semplice/ discreto. Ovviamente, oltre alle preferenze della cliente, andrò a considerare anche le caratteristiche di immagine della persona stessa. Si tratta quindi di una vera e propria consulenza.
A questa attività si possono aggiungere consigli di make-up con focus specifico su ciglia e sopracciglia: spiegando, ad esempio alla cliente, come disegnare con facilità le sopracciglia o, ancora, come applicare cipria e rossetto.

 

<<Quali sono le caratteristiche delle tue parrucche?>>

Sono tutte parrucche certificate come dispositivo medico. Si dividono in capelli sintetici di alta qualità e parrucche di capelli veri. Alcune sono fatte a mano, altre a macchina. Diciamo che la parrucca ha dei requisiti standard.
La parrucca di capelli veri può essere personalizzata dalla cliente stessa insieme al proprio parrucchiere, mentre la parrucca di capelli sintetici è più standard e statica. Per questo io come consulente e parrucchiera cerco di renderla più corretta sulla base della cliente che la vorrebbe acquistare (agendo un po’ da sarta della parrucca ed intervenendo quindi su volumi o frange).


<<Parlaci delle tue clienti>>

Sono contenta della clientela che si è formata negli anni all’interno del mio negozio.
Infatti, una delle soddisfazioni per me maggiori è vedere come alcune di queste clienti siano poi tornate da me, al termine delle terapie ed una volta guarite, per rendermi consapevole dell’ottima qualità dei miei prodotti e di quanto questi le avessero fatte sentire bene. Con molte di loro quindi si è instaurato un rapporto quasi personale, con interazioni molto frequenti e al di là della mera vendita.
Ovviamente i rapporti con la cliente finale variano in relazione di chi mi sta di fronte e del suo modo di affrontare la malattia.


<<Tra i tuoi clienti ci sono anche uomini?>>

Si, ma in numero nettamente inferiore rispetto alle donne; le motivazioni sono complesse e sostanzialmente di carattere psicologico. In breve possiamo affermare che pur subendo un forte disagio nella perdita del capello dopo chemioterapia, in genere il maschio ricorre sporadicamente all’uso della parrucca anche considerando che l’immagine dell’uomo calvo è stata sdoganata molto di più rispetto a quella femminile. Oltre a ciò, chi non sopporta il cambiamento del proprio aspetto, prende in considerazione la soluzione della protesi fissa.


I consigli di Giuseppina per una paziente oncologica

La parrucca dovrebbe essere vista come un oggetto in grado di valorizzare l’aspetto di una persona, di farla sentire meglio; ricordiamo che negli anni ’70 ed ’80 era considerata un vero e proprio must. All’epoca la parrucca rappresentava infatti una fuga dall’immagine consueta di sé.
Ritengo fondamentale trasmettere il concetto che la parrucca, oltre ad essere una necessità, è contemporaneamente un accessorio che deve valorizzare. Questo comporta il fatto che la scelta dell’immagine finale potrà anche essere diversa da quanto siamo abituati a vedere allo specchio.
Sarà la cliente stessa che deciderà se acquistare una parrucca oppure optare per un accessorio diverso, come un turbante da chemioterapia. L’importante è che non si veda la parrucca come un ripiego, ma come una scelta consapevole laddove l’ausilio di immagine rappresenta la cornice di un volto.

 

CONTATTI:
Instagram: capellivanita
Cellulare: +393281027916
Sito: https://www.capellievanita.it/